Dalla grande guerra alla grande pace. Savignano sul Rubicone ricorda il 76° della Liberazione

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Dalla grande guerra alla grande pace. È un viaggio che andrà in scena mercoledì 14 ottobre a Savignano sul Rubicone (Sala Allende, ore 21, ingresso libero) in occasione del 76° anniversario della Liberazione. Nell’autunno del 1944 il fronte della seconda guerra mondiale coinvolse direttamente Savignano fermandosi per una ventina di giorni sulle rive del Rubicone, che i tedeschi definivano “Linea Christa”. I bombardamenti distrussero il 90 per cento degli edifici cittadini, tra i quali Villa Perticari, il palazzo comunale e il ponte romano sul fiume Rubicone.

A memoria di quegli eventi, il Comune di Savignano sul Rubicone promuove l’appuntamento con lo spettacolo “E come potevamo noi cantare..”, un progetto che nasce dalla raccolta di testi, lettere e poesie di vari autori del 900 a cura di Leopoldo Piraccini. Tema conduttore, il rapporto tra l’uomo e la guerra, con brani di Marinetti, Papini, Serra, Quasimodo, Ungaretti, Remarque, Einstein, Freud, Balducci, Lombardi, Hikmet, Calvino. La lettura interpretativa sarà accompagnata da brani musicali e canzoni, eseguite dal vivo, con un repertorio d’epoca che va dalla prima guerra mondiale al secondo dopoguerra.

In scena Monica Briganti e Liana Mussoni accompagnate dai musicisti Tiziano Paganelli (fisarmonica e flauti) e Fabrizio Flisi (pianoforte). Regia di Monica Briganti. Lo spettacolo sarà realizzato per sensibilizzare i cittadini a partecipare alla marcia della pace Perugia-Assisi del 7 ottobre 2018 che avverrà a settant’anni dalla proclamazione della Dichiarazione Universale dei diritti umani, a settant’anni dalla entrata in vigore della Costituzione italiana, a cento anni dalla fine della prima guerra mondiale e a cinquant’anni dalla scomparsa del filosofo Aldo Capitini.

“ Ricordare oggi, nel 2020, la Liberazione dal nazifascismo ha un significato in più – afferma il Sindaco di Savignano sul Rubicone Filippo Giovannini – perché ci richiama alla forza e al coraggio dei nostri nonni in quei momenti drammatici e a quanto sia fondamentale ricordarci e rinnovare ogni giorno la Libertà che ci hanno donato con sacrifici e tragiche perdite. Abbiamo radici robuste che ci accompagnano e ci indicano la direzione”.

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