Sindacati, il cesenate Filippo Pieri nuovo segretario generale di Cisl Romagna: “Ora vera unità”

Eletto a Rimini, alla presenza della segretaria generale nazionale Annamaria Furlan ("lavoro straordinario sul territorio"). Lo affiancheranno come componenti Paola Taddei e Franco Garofalo

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Con 98 voti a favore, espressi da altrettanti componenti del Consiglio generale (sui 101 presenti votanti: due schede bianche e una nulla), Filippo Pieri è stato eletto nuovo segretario generale di Cisl Romagna in sostituzione di Massimo Fossati martedì 13 dicembre a Rimini. Pieri, di fronte alla numerosa assemblea riunita alla presenza della segretaria generale nazionale Cisl Annamaria Furlan, ha anzitutto ringraziato per l’ampio consenso: “Mi aspetta una responsabilità importante che sono certo sapremo condividere insieme – le sue prime parole – quella di dare continuità politica e organizzativa al percorso di rinnovamento già tracciato, e di potenziare l’autorevolezza politica e sindacale di Cisl sul territorio”.

Classe 1967, nato a Cesena, sposato e padre di due figli, Pieri ha all’attivo oltre 25 anni di lavoro e impegno in Cisl. La sua attività sindacale prende inizio nel 1989 come operatore nella zona del Rubicone; subito dopo, nel 1991, diventa segretario generale della categoria degli edili a livello cesenate. Sempre con la categoria delle costruzioni, assume incarichi anche a livello regionale. Si sposta poi a Rimini, dove nel 2001 viene chiamato a gestire una fase straordinaria di reggenza della struttura confederale, per poi rientrare nel 2003 sul territorio provinciale di Forlì-Cesena nella segreteria Cisl. Nel 2012 diventa segretario generale della stessa, ma per appena un anno, quando nasce Cisl Romagna dalla fusione delle tre province di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini.

Contestualmente, è stata definita anche la composizione della segreteria CISL Romagna, una segreteria a tre componenti: ad affiancare Pieri nella guida del Sindacato Cisl saranno Paola Taddei e Franco Garofalo.

“È un tempo di profonde trasformazioni – ha evidenziato il neoletto segretario nel suo intervento – e al sindacato stesso è chiesto di cambiare. Su questo Cisl Romagna ha in questi anni saputo sempre segnare il passo. E oggi, accanto alla capacità di stare a fianco delle persone, ascoltarne i bisogni e mettere a sistema i nostri numerosi servizi, dobbiamo anche cogliere la sfida di disegnare la strada davanti, di progettare un futuro per il territorio. Dobbiamo in questo senso osare ed elevare le nostre ambizioni, coltivando con passione e tenacia il sogno di modelli diversi di economia, di lavoro, di società, e guidando la Romagna verso traiettorie nuove di sviluppo sostenibile. In questo Cisl Romagna, prima organizzazione sociale a strutturarsi in ambito di area vasta, si candida ad essere un interlocutore e un protagonista attento e credibile, capace di costruire alleanze, in continuità con il lavoro fatto finora”.

“Siamo di fronte un bivio – rimarca – lavorare tradizionalmente o aprirci alla grande sfida del cambiamento. Dobbiamo rispondere a nuovi bisogni, serve un sindacato autonomo, responsabile e forte”. Sull’identità della Cisl Romagna, aggiunge, “c’è ancora da lavorare”, occorre completare la riforma organizzativa dato che “le geografie variabili complicano la gestione”. Insomma, c’è da giocare il “secondo tempo della partita” e su questo deve concentrarsi il congresso di questa primavera. Le sfide e gli impegni, aggiunge Pieri, sono “molteplici”, dalla sanità al riordino istituzionale, dal mercato del lavoro allo sviluppo, senza dimenticare l’università. Ora, conclude, “occorre costruire condizioni utili per un ulteriore passo in avanti sull’unita’”. 

Intanto arriva l’attestato di stima del segretario nazionale Annamaria Furlan: “Avere realizzato una riorganizzazione che ha accorpato diversi territori – sottolinea – ha permesso di investire più risorse sui luoghi di lavoro”. Dunque “meno dirigenti politici e più sindacalisti e più vicinanza alle persone, iscritti e cittadini. E il risultato si vede”.

Il sindacato infatti, prosegue Furlan, è “molto rappresentativo e molto stimato, è in mezzo alla gente”. D’altronde “il suo ruolo è quello di unire”. In Romagna è stato fatto “un lavoro straordinario, lo ha fatto Massimo che lascia spazio a un nuovo segretario più giovane che saprà portare avanti al meglio i tanti obiettivi che questo territorio si è dato”.

Dal canto suo il segretario regionale della Cisl, Giorgio Graziani, da un lato invita a difendere l’autonomia dell’organizzazione, dall’altro avverte sulla pericolosità delle “derive nazionaliste, perché se si disfa l’Europa lo prendiamo tutti in quel posto”. A livello regionale, rimarca, le perfomance economiche sono migliori di quelle nazionali, “merito anche nostro”. Se ne discuterà il prossimo 12 gennaio all’assemblea regionale dei delegati in programma a Bologna. “Oggi – conclude – si chiude un passaggio, quello delle fondamenta della Cisl Romagna, il cui percorso non è finito. Condivido la scelta delle dimissioni e Pieri può dare valore all’unione”.

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