Minaccia con coltelli moglie e figlie, bloccato un 83enne dai carabinieri a Savignano sul Rubicone

L'anziano, in preda a stati di agitazione emotiva aggravati da sofferenze patologiche, non voleva farsi avvicinare da nessuno in casa

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Intervento dei carabinieri di Savignano sul Rubicone, su segnalazione della Centrale Operativa, in una via del centro cittadino dove una persona anziana, in evidente stato di agitazione, brandiva dei coltelli minacciando in particolare i propri familiari.

Come spiega un comunicato dell’Arma, i militari arrivati sul posto venivano successivamente coadiuvati da personale del 118, da una pattuglia della locale Polizia Municipale, personale dei Vigili del fuoco e quindi altri carabinieri. Nella fattispecie un ottantatreenne residente in quel luogo, in preda a stati di agitazione emotiva aggravati da sofferenze patologiche, mostrava evidenti segni di nervosismo ed agitazione, rimanendo al piano superiore della sua abitazione minacciando con due grossi coltelli da cucina chiunque gli si avvicinasse, in primis i familiari, vale a dire la moglie convivente e due figlie.

Il pensionato, nonostante i tentativi di calmarlo, si mostrava sempre più minaccioso anche verso i militari accorsi sul posto, per cui si preferiva rimanere defilati impendendogli azioni lesive e pericolose verso altre persone: i due militari della Stazione di Savignano si ponevano a distanza di sicurezza, cercando di vigilare sulle azioni dell’uomo e facendo nel contempo allontanare tutti i presenti. A un certo punto, l’uomo mostrava un attimo di indecisione, che permetteva a uno dei due componenti della pattuglia di bloccarlo alle spalle, mantenendogli ferme le braccia, mentre l’altro militare gli toglieva i coltelli che l’uomo aveva in mano, impedendogli così, di fatto, di fare del male ad altro e a se stesso.

L’azione dei due militari veniva condotta nel pieno rispetto delle procedure di sicurezza e dei protocolli, senza che alcuno subisse danni o con pericolo per altre persone. Appena creata una situazione di assoluta sicurezza, interveniva il personale del 118 che prestava le prime cure all’anziano, provvedendo in accordo con i familiari a trasportarlo all’Ospedale “Bufalini” di Cesena per un suo immediato ricovero.       

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