Omicidio Verri, il Pm: “Nessun elemento investigativo riportava alla presenza di Igor nel Mezzano”

La Procura di Ferrara ha chiesto l'archiviazione della denuncia esposta dalla famiglia di Valerio Verri, guardia volontaria uccisa da Igor lo scorso 8 aprile

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Non sussisteva alcun elemento investigativo che facesse presagire la concreta presenza del killer Igor Vaclavic nelle zone del Mezzano prima dell’8 aprile, giorno del tragico omicidio della guardia volontaria, Valerio Verri. Così dichiara – come riporta ieri, mercoledì 18 ottobre, l’Ansa E-R –  la Procura di Ferrara, chiedendo a tal proposito l’archiviazione del fascicolo avviato dopo la denuncia dei familiari di Verri, seconda vittima del ricercato Igor. 

Le forze dell’ordine, sottolinea il pm Ciro Alberto Savino, hanno avuto certezza della collocazione di Vaclavic in quella che in seguito divenne zona rossa, “solo dopo l’omicidio dello scorso 8 aprile”.

Per la Procura non era quindi possibile richiedere, come invece sosteneva l’esposto dell’avvocato Fabio Anselmo, l’astensione dal pattugliamento di controllo ordinario del territorio: Valerio Verri era impegnato in un servizio antibracconaggio col poliziotto provinciale Marco Ravaglia, ferito nell’agguato.

Il fascicolo, senza reati, andrà nelle prossime settimane al vaglio del Gip.

 

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