Saldi invernali: li stanno facendo quasi tutti i commercianti del cesenate. Tanti i clienti nuovi

L’indagine del Centro Studi della Confesercenti rileva un aumento delle vendite per il 23% del campione sondato e una diminuzione di fatturato per il 22% degli intervistati

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Un’indagine del Centro Studi della Confesercenti Cesenate riporta un primo dato rilevante: il 95% del campione intervistato (60 imprese del comprensorio) ha dichiarato di aver iniziato i saldi invernali. Le imprese che dichiarano un aumento delle vendite rispetto all’avvio dei saldi dello scorso anno sono complessivamente il 23% del nostro campione. Denuncia una diminuzione di fatturato il 22% degli intervistati, mentre il 56% rileva una sostanziale stabilità. A riguardo della nuova norma indirizzata a impedire le vendite promozionali il mese precedente i saldi, il 40% la ritiene utile, il 30% la considera sbagliata e il 30% non si esprime.

La quasi totalità dei commercianti è partita con i saldi di fine stagione il 5 gennaio scorso. Lo evidenzia l’indagine del Centro Studi della Confesercenti Cesenate, che ha rilevato l’andamento delle vendite a pochi giorni dall’avvio. “Come sempre – dice Cesare Soldati, presidente della Confesercenti Cesenate – per la maggior parte dei nostri commercianti l’attesa era forte. Peraltro i saldi giungono a seguito della disposizione della Regione tesa a impedire le vendite promozionali il mese precedente l’inizio dei saldi stessi. Il primo dato rilevante è che il 95% del campione intervistato (60 imprese del comprensorio) ha dichiarato di aver iniziato i saldi. Una considerazione da fare – prosegue Soldati – è che molti esercenti hanno affermato che i negozi sono stati visitati da clienti nuovi. Il che conferma, e non è poco, la validità dei saldi come strumento di promozione e pubblicità. Riteniamo, inoltre, che sia anche il sintomo di acquisti precisi e mirati, prima dei quali il consumatore visita più negozi per scegliere con attenzione cosa comprare”.

“Complessivamente – interviene Lina Aitella, presidente Fismo, il settore moda della Confesercenti Cesenate – la situazione delle vendite è sui livelli dello scorso anno, ma dovremo attendere alcune settimane per avere un quadro più preciso. Ad oggi – spiega Lina Aitella – le imprese che dichiarano un aumento delle vendite rispetto all’avvio dei saldi dello scorso anno sono complessivamente il 23% del nostro campione. Denuncia una diminuzione di fatturato il 22% degli intervistati, mentre il 56% rileva una sostanziale stabilità. Abbiamo chiesto, inoltre, un giudizio sulla nuova norma indirizzata a impedire le vendite promozionali il mese precedente i saldi. Ne esce una situazione molto contrastata, con il 40% che la ritiene utile, il 30% che la considera sbagliata e il 30% che non si esprime. Su questo aspetto, in molti segnalano la crescente quota di mercato delle vendite online, che di fatto sono attività aperte 24 ore al giorno e con promozioni in qualsiasi momento dell’anno”. “L’indagine – conclude Aitella – ha confermato tuttavia che l’attesa dei saldi costituisce tuttora una vera e propria consuetudine per tanti consumatori. Inoltre, in una fase di difficoltà economica generalizzata, siamo in presenza di un’ulteriore spinta a ricorrere agli acquisti in queste occasioni”.

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