Misure anti-siccità. Divieto di prelevare acqua in tutti i fiumi della provincia di Forlì-Cesena
Qualche giorno fa l'Arpae aveva disposto analoga misura per il Montone e affluenti. Unica eccezione il torrente Rabbi e affluenti
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E’ in vigore da oggi – martedì 24 luglio – il divieto temporaneo di prelievo idrico dai corsi d’acqua superficiale nel territorio provinciale di Forlì-Cesena, fatta eccezione del torrente Rabbi e suoi affluenti. Lo ha disposto l’Agenzia Regionale per la Prevenzione, l’Ambiente e l’Energia, dandone comunicazione con una dettagliata nota. Questa disposizione si va ad aggiungere a quella del 19 luglio scorso relativa al divieto di prelievo dal fiume Montone ed affluenti.
Il divieto temporaneo di prelievo idrico vale dunque per i seguenti corsi d’acqua del territorio della provincia di Forlì-Cesena:
◦ fiume Savio e affluenti: dalla sorgente fino all’immissione delle acque del CER;
◦ torrenti Para, Fanante e Borello e affluenti;
◦ fiume Rubicone e affluenti;
◦ torrente Pisciatello e affluenti;
◦ fiume Ronco-Bidente e affluenti: dalla sorgente fino all’immissione delle acque di scarico del depuratore di Forlì;
◦ torrente Bevano e affluenti: dalla sorgente fino all’immissione delle acque del CER;
◦ fiume Tevere dalla sorgente al confine Regionale.
La decisione dell’Arpae aggiunge anche che, nel caso in cui a seguito di precipitazioni, si riscontri un incremento del deflusso (“pari o superiore al DMV”) è consentito il prelievo solo alle seguenti tipologie di utilizzo:
1. prelievi destinati esclusivamente all’abbeveraggio di animali da allevamento;
2. prelievi destinati al lavaggio di materiali litoidi e comunque tutti i prelievi che comportano la restituzione pressoché totale dell’acqua prelevata in corrispondenza del punto di prelievo;
3. prelievi destinati alla sola irrigazione delle colture frutti-viticole, orticole e florovivaistiche destinate alla commercializzazione, fino a completamento dell’attuale ciclo produttivo;
4. colture in fase di impianto, entro tre anni dalla messa a dimora a terra o in vaso;
5. colture assoggettate al regime dei Disciplinari di Produzione Integrata ed ai criteri IRRINET (utenti IRRINET ad accesso registrato).
Qualora la sospensiva interessi derivazioni ad uso consumo umano, finalizzate a garantire l’approvvigionamento idropotabile, possono essere richieste deroghe alla Regione Emilia Romagna,
Al fine di facilitare l’attività di controllo connessa al divieto, gli utenti che prelevano a mezzo di pompe mobili sono obbligati a rimuovere dal corso d’acqua la parte terminale delle apparecchiature di prelievo.
La violazione alle disposizioni del provvedimento, compresa la mancata rimozione delle parti terminali delle apparecchiature di prelievo, è punita con la sanzione amministrativa, consistente nel pagamento di una somma da € 103,00 ad € 1.032,00, e, in caso di reiterata violazione, con la revoca immediata dell’autorizzazione a titolo provvisorio o concessione.
Per informazioni o chiarimenti è possibile rivolgersi all’Unità Gestione Demanio Idrico Forlì – Cesena, Paolo Errani tel. 0543 451402; email paoloerrani@arpae.it o Carla Poggiali tel. 0543 451402 email cpoggiali@arpae.it oppure tramite PEC a aoofc@cert.arpa.emr.it .