Comuni. Bagno di folla per il presidente della Repubblica all’assemblea Anci alla Fiera di Rimini

Il monito di Mattarella: "I bilanci in equilibrio, l'efficienza dei servizi, i diritti garantiti ai cittadini, la sinergia tra pubblico e privato sono sfide a cui nessuna amministrazione può sottrarsi". Giovedì atteso il premier Conte

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Chi gli chiede, accontentato, un selfie; chi una stretta di mano; chi gli porta i suoi saluti dalla terra d’origine. È un vero e proprio bagno di folla quello che ha accolto ieri – martedì 23 ottobre – il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al termine del suo intervento all’assemblea annuale dell’Anci in corso a Rimini

Sceso dal palco, il capo dello Stato si ferma con diversi sindaci, tra cui quello di Forli’, Davide Drei, e quello di Benevento, Clemente Mastella, e stringe molte mani, mentre il servizio dell’ordine fa fatica a contenere l’entusiasmo dei primi cittadini che si stringono intorno a Mattarella. Assolutamente non turbato, anzi, dall’affetto che i presenti gli mostrano.

“I bilanci in equilibrio, l’efficienza dei servizi, i diritti garantiti ai cittadini, la sinergia tra pubblico e privato, in modo che crescano le opportunita’ per tutti, sono sfide a cui nessuna amministrazione puo’ sottrarsi: il Comune e la Provincia come la Regione e lo Stato”. E’ uno dei passaggi chiave del discorso che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha tenuto all’assemblea Anci (il Capo dello Stato è poi ripartito alle 19.20 dall’aeroporto Federico Fellini alla volta della Capitale).

Non cita lo scambio di lettere tra Roma e Bruxelles sulla manovra economica, l’innalzamento dello spread o le tensioni dei mercati, ma dal palco dell’assemblea dell’Anci il Presidente della Repubblica lancia il suo appello al rispetto dell’equilibrio dei bilanci per evitare ricadute pericolose per le famiglie e per le imprese. “La logica dell’equilibrio di bilancio non e’ quella di un astratto rigore”, avverte il capo dello Stato, “ci deve sempre guidare uno sguardo piu’ lungo sullo sviluppo, la sua equita’ e la sua sostenibilita’, e, al contempo, occorre procedere garantendo sicurezza alla comunita’, scongiurando che il disordine di enti pubblici, e della pubblica finanza, produca contraccolpi pesanti anzitutto per le fasce piu’ deboli, per le famiglie che risparmiano pensando ai loro figli, per le imprese che creano lavoro”.

Poi Mattarella sottolinea che questa “responsabilita’ accomuna chiunque svolga funzioni rappresentative – qualunque sia la sua militanza politica – perche’ si tratta di un bene comune, di un patrimonio indivisibile”. I “bilanci in equilibrio, l’efficienza dei servizi, i diritti garantiti ai cittadini, la sinergia tra pubblico e privato, in modo che crescano le opportunita’ per tutti, sono sfide – ribadisce – a cui nessuna amministrazione puo’ sottrarsi: il Comune e la Provincia come la Regione e lo Stato”. Nel suo quarto intervento consecutivo all’assemblea dei sindaci il Capo dello Stato afferma che le amministrazioni comunali “sono la prima istituzione rappresentativa delle comunita’ di vita che animano e compongono la nostra Repubblica” e ricorda che “e’ responsabilita’ di tutti assicurare continuamente valore, capacita’ ed efficienza al presidio repubblicano piu’ prossimo ai bisogni e alle aspettative delle persone”.

Bene dunque l’accordo raggiunto nei giorni scorsi tra l’Anci e il Governo per lo sblocco del bando periferie delle citta’ anche perche’ “non ci sono, e non possono esserci cittadini di serie A e cittadini di serie B. Lo sforzo di superare gli ostacoli, di abbattere le barriere che impediscono pienezza e uguaglianza dei diritti costituisce un dovere costituzionale a cui continuamente siamo richiamati”, spiega senza dimenticare “le aree interne del Paese, di chi vive nelle piccole isole, nei centri rurali, oppure in collina e in montagna”. 

Mattarella parla infine anche di Genova (che va sostenuta e aiutata a “ricostruire rapidamente” dopo “l’assurda, inaccettabile tragedia del Ponte Morandi”) e delle comunita’ colpite dal terremoto che, assicura, potranno contare sempre “sulla solidarieta’ del Paese, che prima di ogni altra cosa deve assicurare che la loro vita sociale continui, a garanzia in particolare delle generazioni piu’ giovani”. 

GIOVEDI’ ARRIVA IL PREMIER CONTE

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte è annunciato giovedì 25 ottobre alla 35esima Assemblea nazionale dell’Anci a Rimini. L’intervento del premier è previsto per la tarda mattinata. Rigide le misure di sicurezza alla Fiera di Rimini predisposte dall’ispettorato del Quirinale dopo diversi sopralluoghi nelle aree fieristiche, l’ultimo ieri pomeriggio. Inoltre, il piano per la sicurezza predisposto dal questore di Rimini, Maurizio Improta, discusso ieri mattina in prefettura, ha visto l’impiego di 70 persone, tra poliziotti e carabinieri, oltre a quelli impiegati direttamente dal Quirinale. Due le squadre per l’ordine pubblico di Polizia e Carabinieri e due le squadre degli specialisti anti-terrorismo. Per l’arrivo del presidente Mattarella è stato sospeso dalle 16.30 alle 17 il trasporto navetta per i partecipanti all’assemblea, bloccando l’accesso ai padiglioni fieristici. Nella sala ‘Fulgor’ degli interventi (800 posti, con un’affluenza stimata di 1.300 persone per Mattarella e Decaro) è stato impegnato personale in borghese di Polizia e Carabinieri. 

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