Anche un cesenate tra gli aggressori di alcuni turisti di Bellaria Igea Marina

Un quarto complice è attivamente ricercato.

Alle prime ore del mattino di martedì 14 aprile i Carabinieri della Stazione di Bellaria Igea Marina, nell’ambito dell’indagine convenzionalmente denominata “Cani siolti”, hanno eseguito quattro misure cautelari personali emesse dal G.I.P. del Tribunale di Rimini, su richiesta della locale Procura della Repubblica, nei confronti di altrettanti soggetti ritenuti responsabili, in concorso tra loro, dei reati di lesioni personali e rapina ai danni di alcuni turisti.

Ad essere sottoposti al regime degli arresti domiciliari sono: un cesenate classe 1998, un riminese classe 2001 e un napoletano classe 1997, tutti già noti alle forze dell’ordine per i loro precedenti di polizia, residenti o domiciliati a Bellaria Igea Marina. È attivamente ricercato un quarto complice, un cittadino moldavo classe 199, allo stato irreperibile.

I fatti contestati risalgono all’estate dello scorso anno quando, durante la notte di ferragosto, nel centro abitato di Bellaria Igea Marina, si verificavano due episodi di natura violenta commessi a breve distanza di tempo e di luogo da un gruppetto di giovani che, riuniti in una sorta di “branco”, senza alcuna motivazione, decisero di usare violenza contro altri giovani nei quali s’imbattevano in maniera del tutto casuale. Detti eventi ebbero notevole risonanza mediatica, ingenerando una minore percezione di sicurezza nella cittadinanza e nei numerosi turisti che avevano scelto la serenità della cittadina rivierasca per trascorrere le vacanze.

In particolare, il primo episodio si verificò intorno alle ore 03.20 del 16 agosto 2019 quando una pattuglia della Stazione Carabinieri di Bellaria Igea Marina intervenne in Via Torre a seguito di una segnalazione per una lite in strada tra più persone.
Dopo i primi accertamenti i militari ricostruirono che quattro giovani turisti lombardi, pochi minuti prima, mentre si trovavano all’interno della loro auto nelle adiacenze di un esercizio pubblico adibito alla vendita di generi alimentari, erano stati aggrediti da almeno una decina di ragazzi i quali, senza alcun motivo, si erano scagliati su di loro colpendoli con calci e pugni.

L’azione violenta s’era innescata quando una delle ignare vittime era stato preso di mira da un componente della combriccola che stava transitando il quale, dopo averlo additato con chiaro tono di sfida, lo aveva trascinato fuori dall’auto, colpendolo furiosamente con la partecipazione degli altri soggetti che avevano infierito verso i tre amici della vittima, nel frattempo intervenuti in soccorso.
Terminato il pestaggio, il gruppo si era dileguato rapidamente verso il centro cittadino.

Poco dopo, intorno alle ore 4.00, la Centrale Operativa Carabinieri di Rimini aveva ricevuto la segnalazione di una seconda lite sempre a Bellaria, in Via Mar Adriatico. Raggiunto prontamente il luogo, gli operanti avevano constatato che due giovani fratelli, la loro madre ed un amico, turisti provenienti dalla provincia di Como che soggiornavano a Bellaria per trascorrere il ponte di ferragosto, erano stati oggetti di una violenta aggressione.

I due fratelli ed il loro amico, di ritorno dalla nottata trascorsa in un noto locale da ballo di Igea Marina, prima di fare rientro nell’abitazione affittata per le vacanze, si erano seduti su una panchina posta in via Adriatico a mangiare qualcosa. Ad un tratto i tre erano stati avvicinati da due ragazzi a loro sconosciuti, i quali, da subito, avevano iniziato a provocarli e minacciarli, cercando lo scontro fisico con i malcapitati turisti.
Sebbene le vittime non avessero accennato ad alcuna reazione, gli aggressori, senza alcun motivo come nel precedente caso, si erano scagliati contro le vittime sottoponendole ad un brutale pestaggio a cui si aggiungevano, in qualità di complici, anche altri soggetti anch’essi puntualmente identificati durante le attività investigative svolte.
Anche la madre dei due fratelli, allarmata dalle urla provenienti dalla strada, si era gettata nella mischia al fine di proteggere i suoi ragazzi, ma anche questa era stata colpita riportando lesioni al volto.
Prima di dileguarsi per le vie circostanti, gli aggressori avevano rapinato una delle giovani vittime sfilandogli il portafoglio dalla tasca dei pantaloni e asportando un’esigua somma di denaro. Il maggiore dei fratelli, a seguito dei colpi inferti, aveva subito gravi lesioni al volto valutati con prognosi di 25 giorni, mentre il minore e la loro madre avevano riportato traumi vari con rispettive prognosi di 8 e 6 giorni.

Le indagini, svolte dalla Stazione Carabinieri di Bellaria Igea Marina sotto la direzione del Sostituto Procuratore Dott. Luca Bertuzzi della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rimini, hanno permesso, tramite l’acquisizione di immagini della videosorveglianza attiva nel comune di Bellaria Igea Marina, di giungere in breve tempo alla identificazione di alcuni elementi della frotta di facinorosi in quanto soggetti già conosciuti per i loro trascorsi giudiziari, nonché di verificare che due di questi erano gli stessi che avevano messo in atto la prima aggressione nella citata Via Torre.

In particolare, l’escussione di testimoni e le ulteriori attività investigative hanno fornito un solido prospetto indiziario e permesso agli investigatori, oltre a ricostruire fedelmente la dinamica della vicenda in questione, anche l’acquisizione di gravi e univoci elementi indiziari a carico degli odierni indagati.

Durante le indagini è emerso un quadro decisamente allarmante riferito alla spiccata pericolosità sociale della compagine che ha agito in maniera imprevedibile, con spregiudicatezza e senza alcuna motivazione contro pacifici turisti in vacanza.

Nel corso dell’attività gli operanti hanno altresì deferito in stato di libertà, per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente, il giovane napoletano in quanto, a seguito di perquisizione personale e domiciliare, è stato trovato in possesso di 4 involucri contenenti complessivamente 120 di marijuana, materiale vario per il confezionamento della sostanza nonché la somma contante di euro 3200 ritenuta provento di attività di spaccio.