Sciopero dei lavoratori di Start Romagna a Ravenna, Rimini e Forlì-Cesena

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FITCISL, Uil Trasporti, USB L.P. e UGL autoferrotramvieri di Ravenna, Rimini, Forlì/Cesena hanno indetto uno sciopero su tutti i bacini del territorio romagnolo di 4 ore per sabato 11 luglio dalle 17.30 alle 21.30. “La mobilitazione segue – spiegano le sigle sindacali – innumerevoli tentativi di arrivare ad un accordo con Start Romagna spa per dare attuazione all’accordo sull’accesso al Fondo Bilaterale di Solidarietà (FBS), e contestualmente ottenere soluzione di diverse criticità aziendali che continuano ad emergere”.

Questi i punti della mobilitazione, posti dai sindacati:

● Erogazione aziendale del welfare, già contrattualizzato attraverso il servizio mensa, nel periodo emergenza COVID-19 e garantendone la certezza anche oltre la scadenza di validità dell’OdS, termine probabilmente insufficiente a garantirne l’erogazione.

● l’utilizzo aziendale delle ferie del 2019, contrattualmente fruibili al fine di limitare l’accesso al fondo del lavoratore, che è avvenuto non con criteri alternativi alle giornate di fondo ma a quelle di lavoro snaturandone la finalità inserita nell’accordo del 27/03/2020 e aumentando le giornate di accesso al fondo. Tale comportamento della direzione sembrerebbe finalizzato al prosciugamento del FBS garantendo un abbassamento dei costi del personale a fini finanziari, provocando una ulteriore e inaccettabile diminuzione dello stipendio dei lavoratori. Inoltre la mancata condivisione dei relativi dati, in forma analitica e il riconoscimento dei ratei di tredicesima, quattordicesima, tfr e ferie per le giornate di accesso al fondo dei lavoratori.

● Criticità sul sistema di gestione/elevazione delle contestazioni disciplinari relative ai criteri di sicurezza delle fermate, per l’accesso al Tpl dei diversamente abili; la necessità di una visione d’insieme per contribuire ad un miglioramento della gestione/rapporto con l’utenza a fronte dello stato attuale delle fermate.

● Rimodulazione del PDR per l’anno 2020, adeguamento di progetti e obbiettivi di recupero di quanto compromesso dal lockdown.

● Errata delega di responsabilità a carico del conducente (ods 145/2020) rispetto alla garanzia del numero massimo di passeggeri a bordo e modalità di inibizione della salita. La direzione aziendale, nonostante la garanzia dei corrispettivi versati al Trasporto pubblico locale, ha più volte rigettato le aperture avanzate dalle scriventi, continuando a riproporre un accordo condiviso solo con alcune sigle e risalente a circa tre mesi fa.

“La gestione aziendale delle relazioni industriali/sindacali – concludono le sigle sindacali – sta vedendo in questo periodo l’apice di una ormai cronica inefficacia, evidenziata dai ripetuti tentativi di aggirare i rapporti con le rappresentanze sindacali nel tavolo di confronto aziendale, alla ricerca di risposte non attinenti la soluzione dei problemi ma più a equilibrismi appartenenti a un retaggio passato. Considerando prevalenti le necessità di ripresa commerciale e economica dei nostri territori, le scriventi continueranno comunque a ricercare ininterrottamente un’intesa con l’azienda e tutte le OO.SS.”.

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