Cesena 2024: approvati dal PUG gli emendamenti presentati

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“Siamo certi che questo piano inciderà positivamente sulla vita della nostra città per i prossimi decenni. Per questo abbiamo sostenuto in maniera convinta il PUG, impreziosito anche da nostri emendamenti votati favorevolmente da PD e da una parte delle minoranze. Siamo convinti che il vecchio modello di città in espansione sia arrivato al punto di non essere più sostenibile, tanto sotto il profilo ambientale (per via dell’eccessivo consumo di suolo), che da quello economico e sociale” riporta la nota di Cesena 2024.

“Crediamo che il nuovo piano sia coerente con questa visione – prosegue la nota -, in linea con quanto illustrato ai cittadini in campagna elettorale e rispondente al modello di città che CESENA2024 si è impegnata a realizzare. Non abbiamo dubbi sul fatto che questo sarà un piano che inciderà ben oltre la dimensione tecnico/urbanistica, influenzando settori vitali per la Cesena di domani, ponendosi obiettivi ambiziosi come quello del consumo suolo zero, dell’incentivazione e facilitazione delle forme di mobilità sostenibile, della rigenerazione di spazi pubblici e privati. Proprio quest’ultimo punto lo riteniamo strategico in ottica futura, perché ci dà la possibilità di ripensare ed intervenire su spazi inutilizzati che a volte sono divenuti tali anche a seguito di valutazioni progettuali oramai superate. Infine siamo felici che i nostri due emendamenti al PUG siano stati entrambi approvati in Consiglio Comunale”.

“Con il primo emendamento che, oltre alla maggioranza, ha visto esprimersi favorevolmente anche la Lega – precisa la nota – abbiamo voluto porre attenzione su una questione che secondo noi sarà preminente nei prossimi anni, ossia quella del tema occupazionale in città e della necessità di prestare attenzione al rapporto tra digitalizzazione/informatizzazione dei processi produttivi e posti di lavoro da continuare a garantire, non solo in un’ottica di nuove forme e modelli lavorativi, ma soprattutto sotto il profilo del tema delicatissimo e centrale del riassorbimento occupazionale. Per questo abbiamo chiesto che, in caso di future richieste di nuove costruzioni di insediamenti produttivi “strategici” (che in quanto tali sono svincolati dal tema del saldo zero di consumo di suolo), sia seguito anche il rapporto fra il numero di nuovi posti di lavoro e la superficie della costruzione stessa, nonché la capacità di generare indotto, e quindi ricchezza, alle imprese e filiere del territorio. Con il secondo emendamento abbiamo voluto mettere in chiaro la necessità di migliorare il collegamento stradale con Forlì da ottenere attraverso opere capaci di ammodernare e rendere più fruibile l’attuale tracciato della via Emilia, oppure attraverso la creazione di ulteriori varianti (via Emilia bis) la cui progettazione e realizzazione dovrà essere accompagnata da un costante aggiornamento in tema di impatto ambientale nonché di effettiva opportunità rispetto alle nuove forme di mobilità sostenibile. Due indirizzi politici, quelli da noi proposti, che crediamo sia stato importante e utile inserire in un documento tanto fondamentale per il futuro del nostro territorio”.

 

 

 

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