“Sotto il segno delle corna”: domani a Cesena le tradizioni di San Martino nel libro di Baldini

Appuntamento sabato 11 novembre, ore 17, nell' Aula Magna Biblioteca Malatestiana di Cesena

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Domaniu, sabato 11 novembre alle 17.00 nell’Aula Magna della Biblioteca Malatestiana Eraldo Baldini presenterà il suo libro “Sotto il segno delle corna – San Martino, la festa dei becchi e lo charivari in Romagna”. 

 

Con questo saggio, Eraldo Baldini spiega perché nella data dell’11 novembre si celebrassero – in Romagna come altrove – i “cornuti”, in che modo lo si facesse, come sopravvivano qua e là (ad esempio a Santarcangelo di Romagna) grandi feste dedicate a questo momento e contesto tradizionale, e ad illustrarci diverse altre forme di charivari appartenute al folklore della Romagna. L’indagine prende le mosse dai testi di diversi raccoglitori romagnoli dell’Ottocento. Già in quelle pagine, la tradizione che vuole la ricorrenza di San Martino, 11 novembre, dedicata ai “cornuti” viene etichettata come una diffusissima burla intrapresa principalmente per suscitare lo scherzo e il riso (anche se talora poteva causare tensioni e ritorsioni).

 

Oggi, ancora di più, questo elemento folklorico è considerato solo un buffo e irridente motteggio, una sorta di strana goliardia d’altri tempi. Insomma, così come è successo per altre tradizioni, la perdita del senso e del significato dei gesti rituali ascrivibili alle culture popolari finisce per confinarli nel novero degli aneddoti e delle curiosità, oppure delle suggestioni che provengono da un imprecisato tempo antico per condurci, magari, a partecipare a qualche momento conviviale e di svago, «festoso» ma senza la profonda connotazione del «festivo» se non accompagnato da una qualche consapevolezza. Ma Baldini ci fa scoprire come, in realtà, dietro lo charivari (così viene chiamata l’azione con cui una comunità condannava pubblicamente comportamenti ritenuti censurabili) messo in atto nella notte di San Martino ci fosse molto più di un intento ludico e burlesco. Si trattava infatti di un elemento rituale denso di significati e di implicazioni che andavano dal culturale, al sociale, al «religioso», nato e consolidatosi nei millenni all’interno di comunità dedite al culto dei Morti, impregnate del mito dell’«eterno ritorno», che vivevano il tempo come «ciclico».

 

Originario di Russi, in provincia di Ravenna, Baldini oltre a essere romanziere affermato in Italia e all’estero, è anche saggista e studioso di antropologia, profondo conoscitore del folclore e della cultura popolare romagnola (e non solo). Da questa conoscenza prendono le mosse le sue opere narrative, per le quali è stata coniata la definizione di “gotico rurale”, per aver trasportato un genere letterario tipicamente anglossassone nei panorami familiari della campagna romagnola.

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