Teatro. La stagione 2018-19 del Bonci di Cesena: tra i nomi, Placido, Branciaroli, Riondino e Fresu

Il 23 settembre alle 21.30 il primo appuntamento con Favole incantatrici

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La programmazione 2018-19 del teatro Bonci di Cesena è composta da 34 titoli e da 63 repliche: tra i nomi di spicco della scena culturale italiana, Michele Placido, Franco Branciaroli, Michele Riondino, Francesco Bonomo e Federica Rosellini, Lino Guanciale e Paolo Fresu. Primo sipario il 23 settembre alle 21.30 con Favole incantatrici 18.19, serata di letture e musiche a cura degli attori ERT Michele Dell’Utri, Simone Francia, Diana Manea e Eugenio Papalia. Partecipa il Conservatorio “Bruno Maderna”, che si prepara in questi giorni al debutto dell’opera La Traviata di cui offrirà un’anteprima.

 

Il cartellone, qui l’elenco completo degli spettacoli, vede tra gli altri l’Opera di Pechino in una leggenda della tradizione cinese, Elena Bucci e Marco Sgrosso nella Cina immaginata da Brecht, mentre Matthew Lenton lo proietta nel futuro orwelliano di 1984. Per la notte di Capodanno è attesa la magia di Le Cirque Invisible, di Jean Baptiste Thierrée e Victoria Chaplin. La riedizione di Mediterranea di Mauro Bigonzetti ci guida alla scoperta di popoli e tradizioni del mare nostrum, mentre una serata è dedicata al balletto russo.

 

Al centro del cartellone musicale ci sono l’omaggio di Ute Lemper a Marlene Dietrich e uno straordinario catalogo di voci celebri in dialogo con la musica classica e jazz: fra gli altri, Alessio Boni, Stefania Rocca, Peppe Servillo – uno dei più originali interpreti della canzone italiana -, accanto a Andrea Dindo, Giovanni Sollima, Andrea Lucchesini, I Cameristi del Maggio Musicale Fiorentino, Stefano Pagliani, Filippo Maria Bressan e le stelle del jazz Javier Girotto e Fabrizio Bosso.

 

Posto d’onore è riservato all’Odessa Philharmonic Orchestra, che completa con il suo repertorio un ideale tour nella tradizione musicale europea. La Societas di Chiara Guidi e il Teatro Valdoca di Mariangela Gualtieri e Cesare Ronconi, compagnie che fanno di Cesena una delle capitali del teatro europeo, alla loro città dedicano per il secondo anno un progetto comune: Disgelo dei nomi. E l’attore e regista cesenate Michele Di Giacomo, per la prima volta nell’ambito della stagione del Bonci, presenta una riscrittura da Pirandello.

Alle giovani realtà artistiche della Regione si rivolge il progetto Radar, un dispositivo di progettazione, un percorso triennale (2018-2020) di formazione, affiancamento e sostegno rivolto ad artisti Under 28 del territorio emiliano-romagnolo, nell’ambito tematico del Progetto via Emilia di ERT.

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