Cesena sarà una delle prime città italiane a dedicare una strada ad Aleksej Naval’ny

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Cesena sarà una delle prime città italiane a dedicare una strada ad Aleksej Naval’ny. Nella seduta del consiglio comunale di ieri, infatti, é stata approvata all’unanimità la mozione presentata dal consigliere della lista civica Cambiamo Luigi Di Placido che chiedeva “di intitolare una via al dissidente russo deceduto in una colonia penale della Siberia”.

Un gesto forte per “ribadire l’adesione della comunità cesenate ai principi di tutela delle libertà politiche e civili e dei diritti fondamentali”. Malgrado la proposta provenisse dai banchi dell’opposizione, il consiglio comunale ha votato compatto accogliendo interamente il senso della mozione di Di Placido che, facendo leva “sulle profonde tradizioni democratiche di Cesena”, si aspettava “una condivisione trasversale da parte di tutte le forze politiche della città”.

“In Romagna convivono diverse culture che hanno fatto della libertà di espressione e della democrazia i loro principi fondanti. Per questo – si leggeva nella mozione – riteniamo che sia importante che Cesena dia un segnale forte dedicando una via ad Aleksej Naval’ny”.

Al termine della votazione la grande soddisfazione di Di Placido: “Il voto unanime ha un grande significato etico – spiega il consigliere comunale di Cambiamo – perché ribadisce la grande attenzione che questa città dimostra storicamente per i temi universali della libertà e della democrazia. La mia soddisfazione, in questa occasione, é doppia perché questi sono anche i principi liberal-democratici a cui, da sempre, mi ispiro. In ogni caso,  al di là degli schieramenti, quando si tratta di ribadire la centralità dei diritti umani, ancora una volta, Cesena risponde presente. E questo é sicuramente un bel segnale”.

Cesena é la prima città dell’Emilia Romagna ad approvare all’unanimità una mozione per dedicare una strada ad Aleksej Naval’ny: “Adesso – conclude Di Placido – continueremo a seguire l’iter istituzionale della vicenda affinché, nel rispetto dei tempi imposti dalla legge, si possa arrivare ad individuare una strada e poi a procedere all’effettiva intitolazione”.

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