A Cesena si azzera la tassa sul suolo di bar e ristoranti che sono luoghi di informazione turistica

Confesercenti plaude alla delibera del Consiglio comunale: "E' necessario continuare ad agire sulla pressione fiscale, tuttora troppo elevata"

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La Confesercenti approva con soddisfazione la delibera del Consiglio Comunale di Cesena che ha confermato l’approvazione del progetto infopoint, che prevede l’azzeramento della tassa di occupazione del suolo pubblico per i bar e i ristoranti che diventano luoghi di informazione turistica. “La scelta, fra le altre cose, si prefigge lo scopo di favorire la diffusione di tavoli e sedie all’aperto, dando concretamente l’idea di una città che si apre ai visitatori – dicono il presidente ed il direttore, Cesare Soldati e Graziano Gozi -. Ribadiamo la richiesta di estendere il provvedimento ad altre categorie come le edicole”.

Il Consiglio Comunale di Cesena ha confermato giovedì 22 febbraio l’approvazione del Progetto Infopoint, che prevede l’azzeramento della tassa di occupazione del suolo pubblico per i bar e i ristoranti che diventano luoghi di informazione turistica. “Si tratta di un’iniziativa che abbiamo fortemente voluto e sostenuto e alla quale i nostri soci hanno convintamente aderito, facendosi portavoce e promotori della nostra città – affermano il presidente ed il direttore della Confesercenti Cesenate, Cesare Soldati e Graziano Gozi -. Apprezziamo pertanto la scelta che fra le altre cose si prefigge lo scopo di favorire la diffusione di tavoli e sedie all’aperto, dando concretamente l’idea di una città che si apre ai visitatori. Ribadiamo la richiesta di estendere il provvedimento ad altre categorie come le edicole”.

“In materia di tasse e tributi – proseguono Soldati e Gozi – è opportuno ricordare che la pressione fiscale sulle piccole imprese italiane è tra le più alte d’Europa. Una situazione resa ancora più intollerabile dall’impressionante quantità di tributi, tariffe e gabelle locali che ostacolano il lavoro e la redditività delle aziende. Per questo chiediamo un impegno per l’introduzione nella Costituzione di un tetto alla pressione fiscale complessiva, nazionale e locale e proponiamo un taglio alla burocrazia che dimezzi, attraverso accorpamenti e rimodulazioni, i numerosissimi adempimenti da sostenere, attualmente circa 700. E’ il primo passo indispensabile per salvaguardare le imprese di vicinato, essenziali per la qualità della vita e la sicurezza dei territori”.

“Per le piccole imprese, con fatturato annuale al di sotto dei 150mila euro – spiegano il presidente e il direttore della Confesercenti Cesenate – chiediamo di estendere la regola del credito di imposta fino a 20mila euro su Imu, Tasi, Tari e sull’eventuale affitto, già approvato per le librerie indipendenti. Occorre, inoltre, intensificare la lotta all’abusivismo commerciale, all’illegalità e alla concorrenza sleale in tutte le sue forme ed equiparare la tassazione tra le vendite online e quelle tradizionali nei negozi”. “Per agevolare la rinascita di attività commerciali – concludono Cesare Soldati e Graziano Gozi – proponiamo un meccanismo ‘combinato’: una norma che permetta di introdurre canoni concordati e cedolare secca anche per gli affitti di locali commerciali. Un sistema già previsto per le locazioni abitative e che potrebbe essere declinato anche per il commercio attraverso un accordo tra proprietari immobiliari, rappresentanti delle imprese commerciali e amministrazioni territoriali competenti”.

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