CISL Romagna: bene il tesseramento 2017 a quota 82 mila iscritti, con più giovani, donne e attivi

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Con 82.041 iscritti la CISL Romagna è la seconda struttura cislina in regione, dopo Modena-Reggio Emilia e prima di Bologna, nonché la nona in Italia al netto delle grandi città metropolitane. “Questi numeri confermano che il progetto di accorpamento sta funzionando”, afferma Filippo Pieri, segretario generale della CISL Romagna, nel presentare i dati del tesseramento 2017.

 

“Infatti nel 2012 – prosegue Pieri – quando decidemmo di unire le tre CISL di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini i lavoratori iscritti erano complessivamente 42.112, mentre i dati dello scorso dicembre hanno registrato 47.434 iscritti, vale a dire ben 5.322 tesserati attivi in più, per un aumento del 12,64%. Lo stesso non è avvenuto con i pensionati, e ciò anche per effetto della legge sulla previdenza che ha spostato in avanti la data di accesso alla pensione”.

“Un dato non trascurabile – riprende il dirigente cislino – che testimonia l’apprezzamento della gente per la nostra organizzazione, specie in un momento come questo, dove il comune sentire indicherebbe un sindacato autoreferenziale e particolarmente lontano dalle persone. Risultati che testimoniano come in questi anni la Cisl abbia ben seminato, difatti siamo stati la prima organizzazione di rappresentanza che ha deciso e realizzato un processo di aggregazione nel territorio romagnolo. Di sicuro non è stato semplice superare le modalità di lavoro che ognuno di noi aveva per trovarne una strada più efficace, ma i dati ci danno inconfutabilmente ragione”.

 

“In particolare – osserva il leader sindacale – motivo di soddisfazione è che il numero degli associati attivi sia superiore rispetto a quelli in pensione: il 58,1% di lavoratori contro il 41,9% di pensionati. Così come un altro dato controcorrente è il numero di giovani iscritti, che ammontano a 10.699, quasi un quarto degli attivi, a dimostrazione che il sindacato interessa anche i più giovani, seppur con motivazioni a volte diverse rispetto al passato”.

Tesi, quella del sindacalista Cisl, che trova una conferma nella forte crescita delle categorie che seguono i lavoratori della scuola, del commercio, dell’agricoltura e degli interinali, per un aumento complessivo di 1.657 adesioni rispetto al 2016.

“Infine, altro fattore importante è rappresentato dalla presenza femminile, difatti le donne rappresentano ben il 53% dei tesserati attivi, segno – sottolinea Pieri – che probabilmente riusciamo a dare risposte ai loro bisogni e alle loro aspettative”.

 

“Nello specifico del comprensorio di Ravenna – precisa Franco Garofalo, componente della segreteria e responsabile del ravennate – la CISL contava 27.632 iscritti a fine 2017. Inoltre, per quanto riguarda l’attività dei servizi offerti, il suo CAF ha erogato 21.762 modelli 730 e ISEE, mentre il patronato INAS ha aperto 15.241 pratiche pensionistiche e assistenziali.”

“La CISL Romagna si è costituita proprio nel periodo più acuto della crisi – conclude Filippo Pieri segretario generale della CISL Romagna – e i numeri ci dicono che siamo riusciti ad essere utili alle persone che si sono rivolte a noi, sia per le tutele contrattuali sia per i servizi. Sono le persone che maggiormente hanno subito le difficoltà di questo periodo e la CISL continuerà a rappresentarle con i suoi 103 collaboratori stabili e i 108 volontari che ogni giorno sono nei luoghi di lavoro e nelle nostre 48 sedi.”

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