RavennaMosaico 2017 presenta quattro grandi mostre: da Sicis a Montezuma, da GAeM al Mondo

L'esposizione di Sicis a Palazzo Rasponi inaugurata ieri, quella del MAR lo sarà oggi - Le mostre GAeM e Opere dal Mondo apriranno domani

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La Rassegna Biennale di Mosaico Contemporaneo, RavennaMosaico 2017, giunge alla V edizione: dal 7 ottobre e fino al 26 novembre i luoghi più suggestivi della città capitale del mosaico diventano gallerie d’eccezione in cui arte antica e arte contemporanea sono in costante dialogo. Protagonisti, artisti locali e provenienti da tutto il mondo, che animeranno il centro storico di Ravenna con esposizioni, laboratori, visite guidate e convegni sull’arte del mosaico e del restauro. Le principali mostre, di rilievo nazionale ospitate dalla città bizantina sono quattro: SICIS Destinazione Micromosaico; Montezuma, Fontana, Mirko. La scultura in mosaico dalle origini a oggi; GAeM Giovani Artisti e Mosaico; Opere dal Mondo.

SICIS Destinazione Micromosaico

Alla scoperta di un universo tanto immenso quanto immensamente piccolo

  • Sede: Palazzo Rasponi dalle Teste
  • Periodo: 6 ottobre 2017 – 7 gennaio 2018
  • Orari: da martedì alla domenica dalle 11 alle 18 – chiuso lunedì
  • Ingresso: libero

LA MOSTRA

Da Ravenna e dalla sua tradizione d’arte, SICIS è partita per espandersi nel mondo, forte della propria creatività e dell’innovazione tecnologica che ha saputo portare in un mondo legato al passato, alla tradizione iconografica esoterica, per realizzare opere che abbelliscono e arricchiscono luoghi pubblici e privati nei cinque continenti. Da sempre l’azienda ha esplorato l’arte del mosaico valorizzandone la flessibilità e il trasformismo dei sui impieghi. Sicis ha fatto del mosaico un linguaggio universale, multiforme, un fil rouge per tutti i progetti che nel corso del tempo ha deciso di perseguire.

L’evento rappresenta una piacevole esperienza per far comprendere la realtà complessa che racchiude questo intero universo ‘il mosaico’ reinventato ed esaltato da Sicis, un percorso dove la materia, la tecnica, la creatività, la capacità dei maestri mosaicisti, entrano in una simulazione virtuale. La galleria allestita nel secentesco Palazzo Rasponi delle Teste è una esperienza coinvolgente raccontata attraverso video e immagini particolari.

L’esposizione immersiva inizia immediatamente nello scalone di ingresso, e segue per l’intero piano nobile. Le proiezioni animano a 360° le pareti con affreschi digitali ripercorrendo le principali collezioni di ritratti, icone, volti, realizzati dai maestri mosaicisti di Sicis, nel più grande atelier al mondo di mosaico artistico. Giochi di immagini e video mostrano la maestria del mosaico della natura, riprendendo pattern iconici dell’incredibile archivio, spaziando dall’impostazione floreale barocca e rinascimentale fino ai canoni stilistici orientali giapponesi. Ci sono inoltre stanze con specchi magici, per presentare le materiale: marmo, vetro, acciaio, tessuti e i processi produttivi. Proiezioni zenitali per presentare i maestri mosaicisti.

Speciali proiezioni dei progetti innovativi della Maison, ispirate alla pop art, all’avanguardia oltre a tipi di mosaici completamente nuovi, quali il metallismo, o l’utilizzo di materie assolutamente inconsuete oltre ai fumetti, le pin-up, i manichini reinterpretati dagli stilisti della Factory Sicis. E finalmente la destinazione, la ‘sala del micromosaico’, dedicata interamente alle opere create da Sicis Jewels, dove sono esposti gioielli preziosissimi in micro mosaico, arte applicata nell’alta gioielleria del passato, fiorente nel XVII secolo ma successivamente scomparsa quasi del tutto nel XVIII. Più che mai viva, per opera di Sicis, nel XXI secolo.
 

 

Montezuma, Fontana, MirkoLa scultura in mosaico dalle origini a oggi 

  • Sede: Museo d’Arte della città di Ravenna 
  • A cura di: Alfonso Panzetta, con la collaborazione di Daniele Torcellini 
  • Inaugurazione: venerdì 6 ottobre | Ore 18 
  • Periodo: 7 ottobre 2017 – 7 gennaio 2018 
  • Orari: da martedì a domenica dalle 9 alle 18; chiuso lunedì
  • Ingresso: intero € 6, ridotto € 5 

LA MOSTRA 

Il MAR ospita una mostra di ampio respiro sul rapporto tra la scultura e il mosaico, con l’intento di sondare e documentare la nascita, l’evoluzione di questo linguaggio e le differenti declinazioni del concetto di “tessera” da parte degli scultori a partire dagli anni Trenta del Novecento, momento in cui, dopo che Gino Severini rinnova la pratica del mosaico in funzione della decorazione architettonica, si avviano le ricerche plastiche mosaicate di Lucio Fontana e Mirko Basaldella, tra i più geniali artisti del secondo Novecento italiano. Difficile pensare che, in quegli anni, tra fine anni Trenta e primi anni Quaranta, Fontana e Mirko possano aver intrapreso la sperimentazione del mosaico sulla scultura semplicemente trasponendo le riflessioni di Severini, Sironi e gli altri, alla loro arte, senza che sentissero l’esigenza di operare una riflessione storica, una ricerca che fornisse anche a loro un modello di riferimento antico, un punto di partenza che giustificasse la sperimentazione del mosaico facendola slittare dal piano bidimensionale a quello tridimensionale. Come è stato storicamente dimostrato nel catalogo della mostra toscana del 2014 al Museo Civico di Montevarchi (Arezzo), ad innestare quel singolare “corto circuito” creativo alla base delle loro creazioni col mosaico furono gli esempi “primitivi” mesoamericani(presenti in mostra), che entrambi videro in momenti e luoghi diversi, anche grazie al crescente interesse per l’arte dell’antica America Latina esistente in Italia già negli anni Venti e che vedrà impegnate personalità di spicco nel censimento dei reperti provenienti da quell’area presenti sul nostro territorio nazionale, fino all’organizzazione della mostra dell’antica America Latina organizzata a Roma nel 1933.

Il percorso che coniuga la scultura al mosaico, dopo gli esempi di Fontana e Mirko tra anni Trenta e anni Quaranta, si interrompe per ricomparire di prepotenza tra la fine degli anni Settanta e gli anni Ottanta, con alcune sporadiche eccezioni negli anni Cinquanta e Sessanta. Sulla trama di questo doppio e diverso utilizzo dei materiali – tradizionali e non – corre l’ordito della mostra che documenta le differenti temperature espressive della scultura tra XX e XXI secolo, iconica o aniconica, poetica o narrativa, simbolica o concettuale, sempre nella specifica coniugazione con l’arte del mosaico che si intensifica e si individua come “genere specifico” allo scadere degli anni Settanta ad opera di Antonio Trotta, Athos Ongaro e della Transavanguardia di Chia e Paladino; artisti che, anche nei decenni seguenti, faranno della scultura mosaicata una ricerca non episodica, soprattutto grazie alle innovazioni tecniche e tecnologiche date dai nuovi materiali di origine sintetica, che hanno permesso il superamento dei limiti tradizionali delle malte cementizie rendendo più agevole l’esecuzione musiva sulla tridimensionalità.

Tale ripresa non mancherà di suggestionare designer “colti” come Mendini e Sottsass che opereranno alcune incursioni sperimentali nella scultura. Dalla seconda metà degli anni Ottanta ad oggi, le ricerche e la produzione artistica in questa singolare declinazione della scultura si moltiplicano con esiti diversi e singolari e nel contempo tracciano il disegno della multiforme ricerca artistica dell’ultimo scorcio del XX secolo. Alcuni artisti e mosaicisti eseguiranno occasionali lavori tridimensionali, altri li alterneranno equilibratamente alla loro produzione bidimensionale, altri ancora si orienteranno verso la scultura in maniera più frequente, sino a farla diventare sempre più esclusiva. Tra XX e XXI secolo il linguaggio musivo nella scultura si evolve in differenti e metamorfiche declinazioni del concetto di “tessera”, anche grazie alle sollecitazioni delle ricerche internazionali sui concetti di accumulo, assemblaggio parcellizzato e “poetica dell’oggetto” messi in campo dal Nouveau Realisme francese e poi dalla Nuova Scultura Britannica, per poi proseguire con elementi di spiccata originalità sino alle attuali generazioni, che lo impiegano in modo sempre più innovativo ed inatteso.

GaemGiovani Artisti e Mosaici

  • Sede: Biblioteca Classense – Manica lunga 
  • A cura di: Linda Knffitz e Daniele Torcellini 
  • Periodo: 8 ottobre 2017 – 26 novembre 2017 
  • Inaugurazione: Sabato 7 ottobre ore 17.00 
  • Orari: dal martedì al venerdì 10.00-13.00 / 15.00-18.00; sabato e domenica 10.00-18.00; lunedì chiuso 
  • Ingresso: libero 

LA MOSTRA

Il MAR indice la Quarta Edizione del Premio Internazionale GAeM – Giovani Artisti e Mosaici. Il premio ha la finalità di promuovere il mosaico contemporaneo sia nelle sue espressioni legate alla tradizione storica, sia nelle forme più innovative e sperimentali. Il concorso prevede l’assegnazione di tre premi, l’allestimento di un’importante esposizione collettiva presso la Biblioteca Classense di Ravenna, la pubblicazione delle opere selezionate in un catalogo. Si richiede all’artista di sviluppare una ricerca che sia conforme alle logiche costitutive, formali e poetiche del linguaggio musivo, in piena libertà stilistica e tecnica, dal mosaico tradizionale alle sperimentazioni di nuovi linguaggi, mediante l’utilizzo di materiali e tecniche musive tradizionali, materiali e tecniche artistiche di qualsiasi genere, anche non convenzionali. Il concorso è aperto a tutti gli artisti di età inferiore ai 40 anni, senza limiti di nazionalità o di altra qualificazione.

Premio GAeM 2017 – opere selezionate:
1) Giulia Buonanno, Magnitudo 6.5, 300×12 cm, 2017
2) Laura Carraro, Grand Tour Venezia e la laguna di Venezia, 2016-2017
3) Marco De Santi, Reietti, dimensioni variabili, 2016-2017
4) Michele Dibari, Percezioni, 56×80 cm, 2017
5) Tatsiana Dubovskaya, Triptyc the movement of energy, dimensioni variabili, 2015-2017
6) Aude Fourrier, Soffio di Luce, 67×60 cm, 2016
7) Akiko Hatano, Cycladic note, 67x67x3,5 cm, 2017
8) Jae Hee Kim, senza titolo, 100×61, 2016
9) Bianca Lupi, Essenza di Riflesso, 118×48 cm; 2016-2017
10) Andjelka Radoyevik, Gea, 35×37 cm, 2016
11) Matylda Tracewska, senza titolo, 30×26 cm, 2017
12) Sara Vasini, Pavimento in cassetto (così i sogni stanno con i piedi per terra), dimensioni variabili, 2016-2017
13) Eleonora Zannier, /S/coprire, 102×71 cm, 2017; Premio Tesi Accademia di Belle Arti di Ravenna
14) Marta Severgnini

Opere dal Mondo

  • Sede: Chiostri Francescani 
  • A cura di: AIMC in collaborazione con Comune di Ravenna Assessorato alla Cultura 
  • Periodo: 8 ottobre 2017 – 26 novembre 2017 
  • Inaugurazione: sabato 7 ottobre ore 20.00
  • Orari: dal martedì al venerdì 10.00-13.00 / 15.00-18.00; sabato e domenica 10.00-18.00; lunedì chiuso 
  • Ingresso: libero 

LA MOSTRA 

La mostra testimonia la grande vitalità del mosaico, tecnica antica ma linguaggio sempre più svincolato dalle regole della tradizione, scelto da artisti di tutto il mondo per esprimere tensioni, indirizzi e suggestioni dell’arte contemporanea.

L’edizione 2017 sarà caratterizzata dalle opere di 42 artisti soci AIMC provenienti da tutto il mondo:

  • Alvich Giovanni, Italia
  • Backer Harriet, Norvegia
  • Beauchamps Pascale, Francia
  • Belacchi Sergio, Italia
  • Bindi Domenico, Italia
  • Blanquet Ariane, Francia
  • Bogdanova Kina, Bulgaria|Italia
  • Bremner Rachel, Australia
  • Brinkman Monica, Canada
  • Butler Kate, Australia
  • Cagli Gulay, Turchia
  • Colizzi Silvia, Italia
  • Contogiorgi Catherine, Grecia
  • Denker Thomas, Germania
  • Gounari Sophie, Grecia
  • Grathwohl Armin, Germania
  • Iliev Iliya, Bulgaria
  • Irving Pamela, Australia
  • Kessel Joanna, Scozia|Gran Bretagna
  • Kii Toyoharu, Giappone
  • Kim Jae Hee, Corea del Sud
  • Klitsi Artemis, Grecia
  • Knapic Alex, Croazia
  • Kruzich Michael J., USA
  • M Goodwin Elaine, Gran Bretagna
  • Mac Innes Dugald, Scozia|Gran Bretagna
  • Marufkhani Simin, Iran|Italia
  • Marzi Verdiano, Italia| Francia
  • Miller T. Erin, USA
  • Moliterno Melissa, Italia
  • Nirit Keren, Israele
  • Orfanou Loukia, Grecia
  • Paci Franc, Albania|Italia
  • Papadopoulou Lydia, Grecia
  • Picone Michele, Italia
  • Poma Andrea, Italia
  • Sollinger (Solly) John, USA
  • Spahi Suzanne, Canada
  • Tollemeto Fernanda, Italia
  • Valli Virna, Italia
  • Van der Wende Conny, Olanda
  • Vin Nathalie, Francia| Gran Bretagna 

Oltre a questi quattro grandi eventi espositivi, sono in programma molti altri appuntamenti per RavennaMosaico 2017.

La rassegna RavennaMosaico 2017 è promossa e organizzata dal Comune di Ravenna, in collaborazione con AIMC, grazie al prezioso contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e di Marcegaglia.

Per maggiori informazioni e tenersi aggiornati sulle date e gli orari delle mostre in programma, consultare RAVENNAMOSAICO.IT

 

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