Bianchi (Italia Viva): “A Cesena serve un’accademia stabile di formazione e produzione artistica”

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La cultura sarà uno dei punti cardine del programma elettorale della coalizione guidata da Marco Giangrandi e sostenuta da CSN, Cambiamo ed Italia Viva.  “Cultura intesa ad ampio spettro – spiegano da Italia Viva – non solo in senso passivo come “fruizione” di eventi culturali, ma anche in senso attivo, ovvero come possibilità di “partecipazione” del cittadino alla creazione dell’evento culturale ed artistico”.

“Quello che abbiamo in progetto per la città – spiega Annalia Bianchi, dirigente locale e regionale di Italia Viva (nonché da anni impegnata nel settore della produzione teatrale cittadina) – é la creazione a Cesena di una Accademia stabile di formazione e produzione artistica (teatrale, musicale e di arti e/o tecniche legate allo spettacolo) che offra la possibilità, soprattutto ai giovani ma non solo, sia di intraprendere un percorso di formazione professionale di alto livello alle carriere dello spettacolo sia di partecipazione laboratoriale e amatoriale attraverso workshop e stages per chi, pur non facendone un mestiere, vuole arricchire la propria formazione. In collaborazione e co-progettazione con associazioni, cittadini ed istituti culturali, l’Accademia dovrà concorrere anche alla produzione di eventi e spettacoli, aumentando l’offerta culturale della città ed utilizzando a tal fine gli splendidi palcoscenici della Rocca Malatestiana, del Chiosco di San Francesco ed altri, ad oggi non adeguatamente valorizzati, e del teatro Bonci stesso. Un circolo virtuoso – aggiunge Bianchi – che produca cultura e, nel contempo, metta in relazione eventi e luoghi della nostra città. Da dove partire? Da un censimento accurato degli spazi e degli immobili cittadini da poter destinare alle attività suddette ma, soprattutto, da un radicale ripensamento delle modalità di finanziamento del fenomeno culturale. Secondo Annalia Bianchi, infatti, “a differenza di ciò che già accade altrove, il fundraising culturale a Cesena é pressoché inutilizzato come modalità di finanziamento. Per questo serve creare una nuova cultura del mecenatismo e della stretta collaborazione tra privato e pubblico al fine di trovare i fondi necessari all’arricchimento dell’offerta culturale”.

“Già dal 2014 il governo Renzi ha introdotto, attraverso il Decreto Cultura poi convertito nella legge 106 del 2014, il forse mai abbastanza reclamizzato ‘Art Bonus’, ovvero la possibilità di godere di un prezioso credito d’imposta per persone fisiche o enti che vogliano finanziare attività ed istituzioni culturali. Ebbene, anche a livello cittadino – prosegue Bianchi – dobbiamo procedere in questa direzione, facendo conoscere di più queste possibilità a cittadini ed imprese e strutturando l’attività amministrativa rivolta alla Cultura sempre di più nel solco di una stretta collaborazione col settore privato”.

“La Cultura – conclude l’esponente di Italia Viva – non é, e non deve essere, considerata solo ‘un’ settore della attività della PA (e purtroppo, a Cesena, da molti decenni é anche quello più trascurato…) ma ‘il’ settore che attraversa  tutti gli altri. Basti pensare quanto la cultura sia lo strumento più efficace per implementare la sicurezza e l’inclusione sociale”.

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