Insulti con l’account del Mercato ortofrutticolo: Cesena Siamo Noi, Cambiamo e Italia Viva chiedono a Lattuca di revocare incarico all’amministratore

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La coalizione che sostiene la candidatura a sindaco di Marco Giangrandi ha formalmente inoltrato una lettera al sindaco di Cesena Enzo Lattuca per chiedere quali provvedimenti intenda assumere nei confronti dell’amministratore unico del mercato ortofrutticolo di Cesena che, qualche settimana fa, aveva pubblicamente offeso Marco Giangrandi utilizzando l’account social ufficiale dello stesso Mercato ortofrutticolo.

La vicenda aveva già trovato ampio risalto sulla stampa locale, ma il sindaco di Cesena, responsabile della nomina fiduciaria di Alessandro Giunchi, non aveva replicato. Cesena Siamo Noi, Cambiamo e Italia Viva definiscono ora “inaccettabile” questo silenzio.

Da qui, la scelta di inviare al sindaco Lattuca una lettera formale nella quale si chiede di sollevare dall’incarico Alessandro Giunchi (nella foto) “per manifesta incompatibilità con il suo ruolo”.

LA LETTERA, firmata da Denis Parise, Andrea Rossi e Luigi Di Placido

Egregio signor Sindaco, 

Con la presente vorremmo tornare sulla triste vicenda che vede coinvolto l’amministratore unico del mercato ortofrutticolo di Cesena che, nei giorni scorsi – come hanno ampiamente riportato i giornali locali – si é reso protagonista di una condotta scorretta e certamente lesiva della reputazione e dell’immagine dell’ente che Lei stesso amministra pro-tempore.

La nostra forte critica, in realtà, non nasce da un mero giudizio fazioso o soggettivo ma più semplicemente dalla fedele lettura del Nuovo Codice Deontologico per i dipendenti pubblici che, all’articolo 11 – quello relativo all’utilizzo dei mezzi di informazione e dei social media – impone al dipendente la massima “cautela affinché le proprie opinioni o i propri giudizi su eventi, cose o persone, non siano in alcun modo attribuibili direttamente alla pubblica amministrazione di appartenenza”. Per questa ragione – prosegue l’articolo – “il dipendente è tenuto ad astenersi da qualsiasi intervento o commento che possa nuocere al prestigio, al decoro o all’immagine dell’amministrazione di appartenenza o della pubblica amministrazione in generale anche quando esprime opinioni personali non impegnative per l’ente di appartenenza”.

Oltre a questo, anche lo stesso mercato ortofrutticolo ha un proprio codice Etico e di Autoregolamentazione che, al primo punto – indicando i requisiti comportamentali richiesti ai suoi componenti – impone di “tenere un comportamento ispirato ad autonomia, indipendenza e correttezza con le istituzioni pubbliche, i soggetti privati, le associazioni economiche, le forze politiche, nonché con ogni altro operatore”. 

Un obbligo etico, oltreché di buon senso, clamorosamente disatteso dall’amministratore unico del mercato ortofrutticolo di Cesena che, battibeccando su facebook con il candidato sindaco Marco Giangrandi, si é lasciato andare ad alcuni commenti faziosi e partigiani, per altro espressi con toni triviali e maleducati, in spregio a qualsiasi dovere di equidistanza e di approccio super partes. 

Già questo atteggiamento, del tutto sconveniente, basterebbe per chiederne un pubblico ammonimento, ma il dirigente del mercato ortofrutticolo é andato ben oltre, utilizzando per queste sue biasimevoli esternazioni addirittura l’account social ufficiale dello stesso mercato ortofrutticolo. 

Non si é trattato di uno “scivolone”, come ha dichiarato l’assessore Ferrini, perché il contraddittorio ha avuto diversi “botta & risposta” e, anche quando Giangrandi ha fatto notare l’utilizzo improprio di quell’account, il Nostro non é retrocesso di un millimetro, mantenendo lo stesso riprovevole atteggiamento e continuando ad insultarlo con tono borioso e sprezzante. 

Ora, sappiamo tutti che in campagna elettorale le schermaglie politiche, gli sfotto’ e le risse social sono all’ordine del giorno. Conosciamo l’arena ed anche i suoi toni e dunque non ci scandalizziamo. Ma ci sono dei limiti che, per ragioni etiche, non possono essere mai superati. E questi limiti, l’amministratore unico del mercato ortofrutticolo li ha ampiamente oltrepassati. 

Il mercato ortofrutticolo di Cesena ha una partecipazione pubblica e, come tale, non appartiene ad una sola fazione politica. E’ un patrimonio della città e, come tale, non può diventare l’avamposto in cui fare politica attiva né tantomeno per lanciare strali contro gli avversari politici. 

Per questo – appurato che quel gesto sia stato scorretto, inappropriato e totalmente fuori dagli schemi della lealtà istituzionale – poiché la nomina suddetta viene assegnata in forma fiduciaria, ci rivolgiamo a Lei, Egregio sindaco Lattuca, per chiederLe una posizione chiara e netta su questa imbarazzante vicenda.

Di fronte ad una palese violazione del codice deontologico, infatti, si può reagire con fermezza, con felpato buonismo o con la massima indulgenza. Ma, se non si vogliono creare pericolosi precedenti, la risposta non può mai essere il silenzio o l’indifferenza. 

Per questa ragione, i sottoscritti Consiglieri Comunali, anche in rappresentanza di Italia Viva di Cesena, chiedono formalmente a Lei, Egregio sindaco Lattuca, di sollevare Alessandro Giunchi dal suo ruolo di amministratore unico del mercato ortofrutticolo di Cesena. 

Giova ricordare che non si tratta di una questione di propaganda elettorale ma, più seriamente, di una violazione dei principi democratici e dunque la linea del “far finta di nulla” non può essere, in alcun modo, la risposta di un ente pubblico che, lo ricordiamo a tutti, ha il dovere dell’onestà ma, soprattutto, dell’esempio”. 

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