Cesena. Zona 30, le posizioni del Pd e della Lega. Biguzzi: “Lattuca tenta di addolcire l’amara pillola”

“Dopo la decisione del Comune di Bologna di istituire la zona 30 il tema è diventato di attualità, in Italia così come nella nostra città, e spesso viene utilizzato solo per propaganda politica e mera strumentalizzazione, senza un ragionamento complessivo”. Afferma un portavoce del PD di Cesena, analizzando le caratteristiche della problematica: “Si tratta poi di un tema abbastanza controverso, infatti il Ministro Salvini ha lanciato una crociata contro la zona 30 istituita dal Comune di Bologna, definendola irragionevole e annunciando provvedimenti per ridurre le zone 30 in tutta Italia. Eppure, l’iniziativa per abbassare il limite di velocità nelle strade urbane dei grandi comuni, da 50 a 30 chilometri, è stata promossa e finanziata con 13 milioni di euro proprio dal ministero dei Trasporti guidato da Salvini, con una legge entrata in vigore a febbraio 2023.

Detto ciò, a Cesena questo percorso è iniziato già da decenni in zone specifiche, come nel centro storico e vicino alle scuole, con risultati significativi sul numero di incidenti stradali, che si è notevolmente ridotto nel tempo. Per questo siamo favorevoli all’identificazione anche di nuove aree sensibili dove, in condivisione con la cittadinanza, fissare il limite dei 30 km/h. Dunque non una città a zona 30 generalizzata, perché siamo convinti che a Cesena questo limite abbia senso solo se stabilito in alcuni tratti di strade e in alcune zone specifiche e sensibili.

Ci teniamo poi a evidenziare come questo aspetto rappresenti solo una parte del percorso che è stato portato avanti negli anni dalle Amministrazioni locali per rendere la viabilità sempre più sicura e adeguata. L’ultimo esempio in termini temporali è la rotonda sperimentale sul Ponte Europa, ma negli ultimi anni una svolta importante l’hanno portata anche le attese rotonde di Ruffio e Borgo Paglia. Senza dimenticarci della Secante e della Gronda-Bretella. Infine, un’ottima notizia annunciata dal Sindaco Lattuca nei giorni scorsi è quella che riguarda la realizzazione della Circonvallazione di Villa Calabra e Calabrina, essenziale per scaricare il traffico, specialmente nel periodo estivo, verso la zona mare.

Le dimensioni medie delle automobili negli anni sono progressivamente aumentate, così come il numero di auto in circolazione, dunque è importante essere sempre pronti ad aggiornare la viabilità con miglioramenti, partendo dai punti critici cittadini. Un altro aspetto su cui ragionare è quello che riguarda i lunghi rettilinei che attraversano diverse frazioni, ad esempio Borello, San Carlo, San Giorgio, Calisese e altre aree cittadine che hanno dei punti critici dettati appunto dai lunghi rettilinei e dove il posizionamento dei Velo Ok ha permesso di rallentare la velocità media ma non ha risolto, purtroppo, totalmente il problema.

Paradigma della mobilità è anche la possibilità di immaginare gli spazi pubblici a servizio di tutti gli utenti, per esempio con modalità di gestione condivisa dello spazio, a seconda delle esigenze. In questo senso, realizzeremo nuove strade scolastiche, cioè chiuse al traffico in determinati orari per permettere a tutti di raggiungere la scuola in piena sicurezza. Lo faremo in tutti quei casi in cui sarà necessario, utilizzando anche strumenti di urbanismo tattico per renderle sempre più funzionali.

In conclusione -afferma il portavoce del Pd- nei prossimi anni continueremo nei processi di miglioramento della sicurezza stradale, partendo dalle attività di riduzione della velocità, incentivando il rispetto verso tutti gli utenti della strada, specialmente quelli più deboli, e andando anche verso un processo di cultura della sicurezza stradale”.

Daniele Biguzzi, segretario comunale della Lega di Cesena commenta: “Operazione elettorale del sindaco Enzo Lattuca quando tenta di addolcire l’amara pillola dei 30 all’ora generalizzati sostenuta dall’area ultragreen della sinistra. Lattuca ha capito che a pochi mesi dalle elezioni amministrative sarebbe un boomerang calcare la mano su un tema che trova contestazioni bipartisan tra i cittadini. Recenti sondaggi, infatti, hanno dimostrato la contrarietà degli italiani al provvedimento, compreso il 46% degli elettori Pd ostili ad allargare le zone 30. Ci chiediamo tuttavia se ci sia da fidarsi delle esternazioni del sindaco. In primo luogo perché nel “Piano Urbano della mobilità sostenibile” di Cesena è compresa la ‘città 30’, esattamente come a Bologna, e rappresenta un obiettivo dichiarato. In secondo luogo, perché tutte le politiche riguardanti la mobilità e la sosta di questa e delle precedenti amministrazioni comunali hanno avuto come obiettivo la penalizzazione del traffico veicolare. Come accaduto per le ‘chicane’ di via Roversano e per altre situazioni, la Giunta non ha ascoltato le ragioni del dissenso, respingendo ogni suggerimento di forze politiche, di residenti e di automobilisti”. Così in una nota il segretario comunale della Lega Fabio Biguzzi.
“La Lega non è contraria al limite dei 30 dove è indispensabile, né vogliamo modificare l’esistente se non crea problemi. Siamo invece critici riguardo a progetti come le ‘città 30’ imposti dai sindaci utili solo ad alimentare le modaiole ideologie green che ad apportare benefici concreti. Sembra infatti, dai dati emersi da alcuni studi, che in alcune città dove si sono sperimentate importanti estensioni delle zone a 30km/h non siano stati riscontrati benefici sul fronte della sicurezza. Anzi, come riportano anche dati ACI, si inquina di più e aumenta l’incidentalità (esattamente come in via Roversano). Chi è abituato a guidare anche in altre realtà sa bene quanto sia difficile rispettare il limite dei 30km/h e spesso si finisce con l’essere più attenti al tachimetro che alla strada. Insomma, nessun problema con il limite dei 30km/h dove realmente serve ma contrari ad estensioni più generali: su questo vigileremo e se sarà il caso daremo battaglia in tutte le sedi”.